intellettuali, scrittori, filosofi e pensatori hanno caratterizzato la storia della città, ne hanno parlato, scritto e qui hanno sviluppato opere e pensieri. Non è quindi raro incontrare edifici, caffè, strade e monumenti intitolati ad essi. Allo stesso modo tanti sono i libri che ricordano la città o che vi sono ambientati.
Le piazze e i portici di Torino hanno affascinato
Honoré de Balzac,
Jean-Jacques Rousseau,
Luigi Pirandello. Vittorio Alfieri ha descritto piazza San Carlo come “una della più belle d'Italia per la sua armonia” e
Nietzsche, prima di sprofondare nella follia, l'ha definita “una città che parla al cuore” ma anche “bella nelle giornate grigie”.
Torino è poi la città di grandi scrittori classici come
Emilio Salgari, che ci ha vissuto e creato molte delle sue avventure,
Edmondo De Amicis,
Cesare Pavese, e
Carlo Levi. E tra i contemporanei
Mario Soldati,
Giovanni Arpino,
Carlo Fruttero e
Franco Lucentini,
Italo Calvino,
Norberto Bobbio,
Primo Levi… A Torino editori come
Utet,
Einaudi e
Bollati Boringhieri hanno scritto la storia della cultura non solo italiana, ma europea. La Torino letteraria si scopre anche nelle tante librerie che la affollano, quelle storiche e quelle specializzate - in musica classica, esoterismo, fotografia - le librerie con caffè, le librerie con gallerie d'arte, le librerie antiquarie.
Un avamposto letterario che propone oltre 100 appuntamenti mensili - che spaziano dagli incontri con l'autore ai reading letterati ai gruppi di lettura e laboratori - è il
Circolo dei lettori, al primo piano del secentesco
Palazzo Graneri della Roccia. Uno spazio pubblico che porta il libro al centro di Torino.
Torino è una città colta e l'ha sempre dimostrato: ogni anno celebra il libro con il Salone Internazionale del Libro.