Un ritratto tra parole e musica dedicato al genio surreale e snob di
Paolo Conte.
Tutto inizia quando Paolo, ancora ragazzo, comincia a coltivare quelle che ancora oggi sono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Da un vigneto delle colline dell’astigiano lo sguardo si rivolge più lontano, sempre più lontano, fino all’America, per un viaggio in terre inesplorate e un naufragio che dona felicità.
Di
Emiliano Poddi, con
Carlo Roncaglia e
Andrea Cauduro corde,
Enrico De Lotto contrabbasso,
Paolo Demontis armonica,
Matteo Pagliardi batteria.
Via Niccolò Paganini 0/200 -
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