Silenzio in sala teatro/Università degli studi di Torino in “Medea” “Medea è un personaggio che da sempre mi ha attratto a livello psicologico come costruzione del dramma più vilipeso della storia umana: l’infanticidio. Mi sono domandato il perché di un gesto che lascia sgomenti e purtroppo giudici gli spettatori di queste vicende ritenute sconsideratamente prive di ogni umana “pietas” nei confronti di chi le ha commesse, il più delle volte schiave di esasperate depressioni. E’ nata quindi la mia Medea che sul finale chiede solo pietà”.
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