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CHIESA PARROCCHIALE DI SANT'ANTONINO MARTIRE




La chiesa parrocchiale fu costruita nell’XI secolo, con buona probabilità in seguito alla donazione che il marchese Enrico e la consorte Adalena (Adelaide) di Susa fecero nel 1043 ai monaci agostiniani di san Antonino della diocesi francese di Rhodes.
È una delle chiese romaniche più antiche della Valle di Susa, benché solo il campanile restaurato nell’estate del 2001 conservi ancora quasi intatto lo stile originario; l’edificio è orientato verso est - ovest, ha tre absidi curve e fianchi ornati da lesene e archetti pensili.
Dell’antica costruzione sono conservate importanti tracce negli archetti dell’abside meridionale formati da una cornice di mattoni a «denti di sega» correnti tra due listelli e da una serie di mattoni sottili disposti ad angolo, in modo da formare una elegante linea a zig-zag. Tre ampie monofore si aprono nell’abside centrale e una più piccola nelle laterali.
L’edificio fu decurtato di 14 metri nel 1698 poiché versava in cattive condizioni lasciando spazio all’attuale sagrato, nella stessa epoca venne rifatta buona parte della copertura della navata centrale. Nei due secoli successivi fu rifatto il pavimento e trasferito il cimitero, un tempo collocato nel «cortile della absidi», furono costruite - addossate alla struttura - le cappelle laterali e il battistero. La facciata a capanna spezzata fu costruita tra il 1930 e il 1931, non è da escludere la presenza di un’antica cripta sotto il presbiterio. Recentemente sono stati rinvenuti e restaurati, sul fianco destro della chiesa e nelle absidi interne, alcuni affreschi di notevole pregio ed interesse.
All’esterno una Crocifissione, una Tentazione di sant’Antonio e un san Michele Arcangelo attribuiti al maestro di S. Bernardino di Lusernetta (XV secolo). Nell’abside maggiore, frammenti di figure di santi realizzati all’inizio del Cinquecento mentre nell’abside destra una bella «Pala» dedicata al tema dell’Annunciazione, Crocifissione con la Vergine e san Giovanni, figure di santi (tra questi santa Brigida d’Irlanda) databili tra XIV e XV secolo e un richiamo a sant’Agata nel velario del XII secolo.
Nell’abside sinistra sono stati portati alla luce un altare e alcuni lacerti affrescati di età romanica. Tra gli arredi interni si citano, in particolare, la pala all’altare maggiore raffigurante l’Addolorata, assegnabile alla fine del XVII secolo e prossima allo stile di Sebastiano Taricco e, nella navata destra, la tela della prima metà del Seicento raffigurante il Cristo crocifisso e la statua della Madonna del Rosario (inserita nell’altare omonimo), databile alla metà del Settecento, avvicinabile a quanto prodotto negli stessi anni dagli scultori in legno attivi per la corte sabauda.
Il campanile ha pianta quadrata, è alto 29 metri, ha sette piani e quattro lesene laterali. Fu costruito nella seconda metà dell’XI secolo, ma già nel 1739 fu sostituita l’antica cuspide e i solai interni. Nel 1763 fu collocato l’orologio meccanico, nel farlo si rese necessario tamponate le trifore del penultimo piano e in seguito - al fine di consolidarne la struttura - quelle del terzo.

Piazza Libertà, 26 - 10050 Sant'Antonino di Susa
Telefono: +39 0119649091



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