La mostra conclude la tredicesima edizione della Residenza per giovani curatori: per questa edizione sono stati selezionati
Rosa Tyhurst, Jeppe Ugelvig, Hannah Zafiropoulos.
In musica, per capriccio si intende una composizione di forma varia e libera rispetto al ritmo e allo stile; in pittura il termine fa riferimento a fantasie architettoniche in cui coesistono edifici e rovine archeologiche di matrici geografiche e temporali diverse, riunite a formare paesaggi fittizi eppure al tempo stesso plausibili.
A partire da queste sfumature di significato, Capriccio 2000 attraversa l’insieme delle culture della musica dance elettronica nell’Italia al volgere del nuovo millennio - particolarmente il genere hardcore - proponendone un paesaggio sensoriale: uno scenario composto di tinte al neon, gestualità ritualizzate e corpi indolenti, disseminati tra i detriti della vita suburbana.
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