Il reperto appartiene all’acquedotto che, dalI secolo d.C ., riforniva d’acqua potabile Carreum Potentia, la Chieri romana. Fu scoperto negli anni ʻ60 del Novecento dal Gruppo Scout di Chieri in un’area compresa tra le cascine Mangolina e Cantoria. Alimentato dalle sorgenti tuttora esistenti sulla collina di Pino Torinese, l’acquedotto poteva trasportare fino a 4.000 m3 d’acqua al giorno.
La struttura, costruita esternamente con ciottoli, pietre e malta, era provvista di una canaletta interna, impermeabilizzata da un rivestimento di calce e frammenti di ceramica e laterizi (cosiddetto “cocciopesto”).
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