Sono
caratteristiche cantine naturali ricavate nella roccia morenica nel
massiccio del Mombarone ed adibite principalmente alla conservazione del vino e del formaggio: situati ad 1km dal centro abitato, si estendono in direzione nord per circa 500 m.
La loro origine è senza dubbio molto antica in quanto legata alla coltivazione della vite, documentata in zona fin dagli inizi del XII secolo.
Un fenomeno naturale provoca la fuoriuscita di
correnti d’aria denominate "ore" da alcune cavità della montagna: esse consentono di mantenere all’interno delle cantine umidità e temperature costanti (7-8 gradi in tutte le stagioni).
La
costruzione "Balmetto" è a pianta rettangolare, a uno o due piani fuori terra, ed è ingentilita esternamente da un cortile delimitato da un cancello in legno o in ferro, da un pergolato coperto dalla vite e da rampicanti di vario tipo, da un tavolo con panchine in pietra o legno.
Il piano terra è costituito dal "Balmetto" vero e proprio; il piano superiore può avere una o due stanze con il caratteristico "putagè" o il caminetto, utilizzate normalmente per intrattenimenti conviviali.
Costruite con l’intuito creativo di una comunità operosa e armonicamente inseriti nell’ambiente naturale,
i "Balmetti" sono parte integrante delle tradizioni e della cultura locale, in particolare nel periodo della vendemmia.
Ogni anno, la terza domenica di giugno, la
festa "ANDOMA AI BALMIT" regala ai visitatori le due qualità che contraddistinguono lo spirito del luogo: ospitalità e cordialità.