Edificato nel 1684 su progetto di Michelangelo Garove, il palazzo nobiliare è acquistato nel 1946 dal cavalier Silvio Turati come sede della Società Carpano. Ornato da colonne tortili, stucchi, statue e forme guariniane, possiede appartamenti decorati su disegno di Benedetto Alfieri a metà Settecento.
Il palazzo, caratterizzato da un atrio fra i più noti e riprodotti di Torino, ornato da colonne tortili, stucchi, statue e forme guariniane, venne edificato nel 1684 su progetto di Michelangelo Garove, ingegnere del duca di Savoia e del principe di Carignano, e appartiene, con i palazzi Barolo, Graneri e Morozzo, al gruppo di dimore nobiliari erette a fine seicento con caratteri di spiccata sontuosità.
Il giardino, arricchito nell’ottocento da piante esotiche molto rare, è stato cancellato dallo sviluppo urbano, e dal 1885 il cortile si chiude con il fondale neobarocco disegnato da Camillo Boggio.
L’edificio non è aperto al pubblico
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