Il Forte Bramafam, la più importante fortificazione delle Alpi Cozie di fine Ottocento, fu costruito, tra il 1885 ed il 1894, sul sito dove si ergevano i ruderi dello Chateau du Bramafam; da quell’altura era facilmente controllabile l’imbocco del Traforo ferroviario del Frejus, divenuto fonte di notevoli preoccupazioni per un’eventuale invasione militare francese.
Il complesso del forte era stato progettato come unico blocco ma in corso d’opera, seguendo la morfologia del rilievo, fu deciso di suddividere la fortificazione in tre parti distinte: la Piazza d’Armi, il corpo centrale e il bassoforte realizzato sull’estremo occidentale.
Nella costruzione furono adottate per la prima volta tecniche innovative, abbinando ad una tradizionale struttura in pietra una copertura in calcestruzzo, nonché adottando armamenti di nuova concezione.
Dal 1895 il forte entrò effettivamente in funzione, con l’armamento schierato.
Nel corso della prima guerra mondiale, il forte, come tutte le fortificazioni delle Alpi occidentali, fu disarmato e le artiglierie inviate sul fronte austriaco; nel frattempo il Forte Bramafam fu utilizzato come campo di prigionia per soldati austro ungarici.
Negli anni Trenta del Novecento il forte fu inserito nella sistemazione difensiva del Vallo Alpino, mantenendo un presidio sino al settembre 1943. Da tale data il Bramafam fu occupato da truppe tedesche, che vi mantennero un presidio sino al 27 aprile 1945, quando il forte fu abbandonato. Per le norme del Trattato di Pace di Parigi del 1947 il Forte Bramafam fu smantellato, poi iniziò il saccheggio e la devastazione sistematica.
Dal 1995 per iniziativa dell’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare si è avviato un cantiere di recupero ed è stata realizzata un’area museale di oltre 4000 metri quadri, un Museo sulla storia del Regio Esercito.
E’ stato allestito un itinerario di visita all’interno dell’opera che racconta la storia militare d’Italia dal 1890 al 1945 attraverso una serie di attente ricostruzioni ambientali fatte rivivere da 180 manichini con indosso uniformi originali del Regio Esercito, 74 artiglierie di diverse epoche (armi e cannoni), da oltre 2.000 reperti storici provenienti da fortificazioni dell’arco alpino e da plastici di fortificazioni.
Accesso
In auto: da Bardonecchia prendere la strada statale SS335 in direzione di Oulx. Percorso circa 1 km svoltare a destra sotto la ferrovia, oltrepassare il ponte sulla Dora e salire lungo la strada sterrata per circa 2 km fino alla Cappella Sant’Anna. Da qui proseguire a piedi per circa 300 metri fino ad arrivare al cancello di ingresso del Forte
A piedi: Da Campo Smith dirigersi verso il parcheggio sterrato sulla sinistra e prendere la strada ripida in salita denominata Vivier che in breve tempo porta in località Quattro Strade; da qui proseguire dritto in piano fino alla Cappella di Sant’Anna e subito dopo imboccare la salita a sinistra per raggiungere il Forte